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Comune di Prato
I segni del territorio

Contenuto dei layer

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Il processo di georeferenziazione della cartografia storica è organizzato in layers.

Campiture cromatiche

Le campiture cromatiche delle cornici forniscono un primo livello di informazione sui contenuti e sul livello di approssimazione delle georeferenziazioni.

 Cornice blu disponibilità videoclip e georeferenziazione certa
 Cornice verde fondo verde georeferenziazione certa
 Cornice rossa fondo verde georeferenziazione incerta
 Cornice rossa fondo rosso georeferenziazione approssimata

Segni tematismi

Nota: (*) Il layer 6 ed i layers 11-18 non sono attivi: essi presentano il reticolo idrografico e la maglia viaria ed insediativa dei secoli considerati .
L'utente, dalla comparazione dei dati presentati nei layers di Viabilità ed Insediamento, noterà, nei secoli XVI e XVIII, alcune lacune rispetto al XIX secolo. Ciò non è determinato esclusivamente dall'attività edilizia sviluppatasi negli anni che separano i tre rilevamenti, ma dipende anche dalla tipologia delle diverse fonti esaminate. Il Catasto ferdinandeo Leopoldino censisce terreni e fabbricati mentre i plantari del cinquecento e del settecento sono orientati alla descrizione della maglia viaria per la distribuzione degli oneri fiscali di mantenimento sui proprietari frontisti. Ciò sta a significare che alcuni edifici disposti sulla maglia stradale privata e/o di collegamento interpoderale, possono non essere censiti.

Layer 1 - Il disegno dei fabbricati (XVI-XVIII sec.)

Sulla carta di base in corrispondenza di tracciati viari e di superfici edificate, compaiono frecce ed aree rettangolari. La cornice blu indica la presenza di riprese video sul reticolo viario e sull'insediamento effettuate nel periodo che corre dal dicembre 2000 al gennaio 2003. Le riprese aeree sono distinte da un simbolo ovale. Le aree rettangolari richiamano, nella grande maggioranza, i dettagli dell'insediamento censiti a fine Cinquecento nei fogli dell'Atlante dei Capitanti di Parte (Layer 2) e nella cartografica patrimoniale dei secoli XVI - XIX (Layer 8).

I rilevamenti seriali (XVI-XIX)

Layer 2 - Il territorio nel ‘500. L' Atlante dei Popoli e Strade dei Capitani di Parte

Sulla carta di base sono stati disegnati i limiti dei singoli fogli dell'atlante cinquecentesco della Magistratura dei Capitani di Parte che riconducono ai confini amministrativi delle circoscrizioni cinquecentesche. L'atlante e il plantario georiferito nel layer 3 non censiscono il perimetro murato e le aree non attraversate dalla viabilità pubblica. La georeferenziazione dei layers 2 e 3 è affidabile ma è segnalata come incerta dal momento in cui la viabilità e l'insediamento che si dispongono sui confini delle circoscrizioni, talvolta, vengono replicati nei fogli adiacenti. Questo conduce alla sovrapposizione degli elementi che identificano le circoscrizioni limitrofe. (Il layer è sempre attivo in background ove risulta privo di confinazione). Sulla fascia meridionale dell'attuale perimetro comunale, si estendono le carte dei rilevamenti delle comunità finitime (la Comunità di Carmignano, con i popoli di Seano e Bonistallo e la comunità di Campi con il popolo di S. Angelo a Lecore).

Layer 3 - Il territorio nel ‘700. Il Plantario Stradale della Comunità di Prato

Sulla carta di base sono stati disegnati i limiti dei singoli fogli del plantario comunitativo settecentesco. Una pianta, disegnata da Odoardo Warren, restituisce la situazione del centro murato alla metà del XVIII secolo. Il campione di strade della comunità di Carmignano risulta disperso.

Layer 4 - Città e territorio nell‘800. IL Catasto ferdinandeo leopoldino

Sulla carta di base sono stati disegnati i limiti dei singoli fogli di mappa del catasto geometrico particellare della prima metà del XIX secolo. Alcune carte, indispensabili nell'analisi retrospettiva per la definizione dell'insediamento e della viabilità coeva e dei secoli precedenti, risultano assai deteriorate o mancanti. Ciò comporta una maggiore incertezza nelle georeferenziazioni degli elementi territoriali integrati in questi fogli di mappa. è affidabile Nelle aree di pianura ove, grazie alla persistenza del reticolo viario e di altri segni antropici, la georeferenziazione risulta certa e priva di sovrapposizioni. Diverso il caso delle aree collinari ove più raramente il limite del foglio di mappa insiste su percorsi viari caratterizzati dalla stabilità dei tracciati o su affidabili punti noti.

Layer 5 - Il censimento del 1881

Il layer georeferenzia le carte (lucidi) allegate al Censimento della popolazione di Prato del 1881. Gli originali sono andati perduti ma disponiamo di stampe a colori eseguite nel 1991. Il censimento del 1881 prevede una riorganizzazione del territorio comunale in frazioni e sezioni di censimento che, parzialmente, richiama (anche da un punto di vista grafico) la più antica organizzazione del territorio pratese in ville e popoli già definita nell'Atlante dei Popoli e Strade del XVI secolo e nel plantario comunitativo del XVIII secolo. Non sono stati rinvenuti fogli che censiscono il perimetro murato.

Acque e gore (XVI-XIX)

Layer 6 - Il reticolo idrografico (XVI-XIX sec.)

Il layer, sulla base dei fogli di mappa catastali della prima metà del XIX secolo, disegna il fitto reticolo idrografico della piana pratese. Un cartiglio identifica le vie d'acqua. Una specifica simbologia distingue altre canalizzazioni attive nei secoli precedenti.

Il layer non è attivo e la georeferenziazione dei tracciati (con particolare riferimento alla gora di Gonfienti sulla sinistra del Bisenzio) è oggetta ad un maggiore livello di tolleranzaa.

Layer 7 - Le acque (XVI-XIX sec.)

Il layer georeferenzia le carte o i dettagli che raffigurano i corsi d'acqua, gli opifici e le aree che sfruttano le canalizzazioni: carte del Bisenzio e dell'Ombrone, di orti, mulini, conce, purghi che sfruttano il sistema di gore, di terreni che insistono nella fascia un tempo occupata dal fossato di cinta delle mura e, successivamente, destinati alla coltivazione.

Città, e sistema poderale (XVI-XX sec.)

Layer 8 - Città e Campagna (XVI-XIX sec.)

Sulla carta di base sono state georeferenziate le rappresentazioni cartografiche a grande e grandissima scala. Si tratta di carte che raffigurano beni, poderi, orti, case, palazzi, luoghi di culto, conventi, teatri, ecc. La georeferenziazione della cartografia patrimoniale è frutto del confronto con i fogli si mappa catastale ottocenteschi dove le piante degli edifici, il disegno delle unità poderali o dei singoli appezzamenti sono, in moltissimi casi, perfettamente riscontrabile. I confini delle proprietà (determinati da assi viari, aste fluviali, gore e, più comunemente, dalle proprietà finitime) sono stati confrontati con i dati della coeva cartografia tematica e, ove possibile, con le carte patrimoniali delle area adiacenti. Nel caso del centro storico non è stato sempre possibile giungere ad una precisa georeferenziazione degli edifici cartografati. In situazioni di particolare incertezza, abbiamo optato per una sovrapposizione basata sull'insistenza dell'edificio su un percorso viario. L'hotpoint che identifica la Stazione Centrale di Prato accorpa quelle carte dei tracciati della ex Strada Ferrata Maria Antonia che intersecano il Comune di Prato. Ci scusiamo per la scarsa leggibilità degli originali dovuta alle dimensioni eccezionali delle stesse

Layer 9 - Le grandi aree (XVI-XIX sec.)

Sulla carta di base sono stati disegnati i limiti delle carte storiche, riconducibili a tematismi diversi (come nel caso della fattoria delle Cascine di Tavola, la pianta della città e sobborghi di Prato, la bandita del Poggio a Caiano ecc.), che occupano porzioni di territorio più ampie rispetto a quelle considerate nel layer 8. In questo senso le campiture hanno il solo scopo di evidenziare le sovrapposizioni.

Layer 10 - La città del Meucci

Sulla carta di base, all'interno del perimetro murato, sono confluite oltre 200 lastre fotografiche del Fondo Meucci. Il fondo raccoglie circa duecentosessanta immagini fissate, in gran parte, tra il 1897 e il 1927. Il fondo Meucci è oggi conservato presso l'Archivio Fotografico Toscano.

Viabilità ed insediamento (XVI-XXI sec.)

Nel caso dell'insediamento, lo shape elaborato dal CED si origina dal calcolo delle altezze "in gronda" dei diversi elementi che vengono a comporre il fabbricato. Dunque lo shape assume un carattere pseudo tridimensionale che distingue e separa i diversi livelli del medesimo corpo di fabbrica. Al contrario, i fogli di mappa catastale del 1830 e le carte del plantario comunitativo della fine del XVIII secolo restituiscono un edificato di carattere bidimensionale privo della distinzione nelle altezze. Da ciò può conseguire che laddove nel foglio di mappa catastale un edificio venga rappresentato da un unico simbolo, questi venga riprodotto nello shape da più elementi.

Layer 11 - Viabilità persistenze (XVI-XX sec.).

Il layer georiferenzia esclusivamente gli assi viari replicati nei fogli di mappa di tre rilevamenti seriali (l' Atlante dei Popoli e Strade dei Capitani di Parte, il Plantario Stradale della Comunità di Prato e il Catasto ferdinandeo leopoldino).

Layer 12 - L’insediamento persistenze (XVI-XX sec.)

Il layer georiferenzia esclusivamente i fabbricati replicati nei fogli di mappa di tre rilevamenti seriali (l' Atlante dei Popoli e Strade dei Capitani di Parte, il Plantario Stradale della Comunità di Prato e il Catasto ferdinandeo leopoldino).

Layer 13 - La viabilità nel XVI sec

La maglia viaria rilevata nei fogli cinquecenteschi dell'Atlante dei Capitani di Parte è stata georeferita e sovrapposta agli odierni tracciati. Mancano i dati del centro murato (l'atlante cinquecentesco non censisce il perimetro murato).
Per un panorama completo della viabilità nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Layer 14 - L’insediamento nel XVI sec

La maglia insediativa rilevata nei fogli dell'Atlante dei Capitani di Parte è stata georeferita e sovrapposta agli odierni fabbricati. Mancano i dati del centro murato (l'atlante non censisce il perimetro murato).
Per un panorama completo dell'insediamento nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Layer 15 - La viabilità nel XVIII sec

La maglia viaria rilevata nei fogli del Plantario Stradale della Comunità di Prato è stata georeferita e sovrapposta agli odierni tracciati. Mancano i dati del centro murato (il plantario non censisce il perimetro murato).
Per un panorama completo della viabilità nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Layer 16 - L’insediamento nel XVIII sec

La maglia insediativa rilevata nei fogli del Plantario Stradale della Comunità di Prato è stata georeferita e sovrapposta agli odierni fabbricati. Mancano i dati del centro murato (il plantario non censisce il perimetro murato).
Per un panorama completo dell'insediamento nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Layer 17 - La viabilità nel XIX sec

La maglia viaria rilevata nei fogli di mappa del Catasto ferdinandeo leopoldino è stata georeferita e sovrapposta agli odierni tracciati.
Per un panorama completo dell'insediamento nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Layer 18 - L’insediamento nel XIX sec

La maglia insediativa rilevata nei fogli di mappa del Catasto ferdinandeo leopoldino è stata georeferita e sovrapposta agli odierni tracciati.
Nel centro storico, la densità dell'edificato ha suggerito la georeferenziazione dei soli percorsi. La lacuna determinata dall'assenza di un originale per la zona di Campostino, è stata parzialmente colmata grazie al reticolo definito dalle carte del censimento del 1881 (frazione di Cafaggio).
Per un panorama completo dell'insediamento nel secolo considerato è necessario attivare il layer 11.

Il layer Carta Tecnica Regionale georeferenzia il reticolo degli elementi in scala 1:5000.

Le riprese aereofotogrammetriche della Regione Toscana (voli ottobre 1998, 2004, e 2010 ) del layer Ortofoto possono essere utilizzate come carta di base.

I numeri civici vengono visualizzati a partire dalla scala 1:500.


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